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Pest Control : modifiche nelle gestione esche rodenticida

Il 1° marzo è entrata in vigore la nuova normativa su etichettatura e prodotti per il pest control che pone una maggiore attenzione sull’utilizzo anche per un miglior impatto ambientale.

fonte: http://www.toolfacility.com/

L’immissione sul mercato e l’uso dei prodotti biocidi è normato dal Regolamento (UE) 528/2012, nato con lo scopo di migliorare il funzionamento del mercato dei prodotti biocidi all’interno dell’Unione Europea, garantendo un alto livello di protezione per l’uomo e per l’ambiente.

Dal 1° settembre 2013, data di entrata in vigore di suddetto Regolamento,  i biocidi possono contenere soltanto le sostanze biocide incluse nella lista delle sostanze attive autorizzate nell’UE, dopo essere state valutate a livello comunitario.

Negli ultimi anni, seguendo le tendenze dell’“Industria 4.0” anche il settore della disinfestazione e della derattizzazione sta attuando un’evoluzione tecnica e metodologica, diventando sempre più sempre più moderno, professionale, attento all’ambiente e al benessere dell’uomo, dell’ambiente e degli animali.

In Europa, e specialmente in Italia, questa evoluzione degli operatori di Pest Control passa soprattutto per la formazione ed aggiornamento dei propri addetti.


1° Marzo 2018: le novità introdotte

Dal 1° marzo è entrata in vigore la nuova normativa su prodotti ed etichettature, che dice fra l’altro che i prodotti anticoagulanti rodenticidi non possono essere maneggiati se non da personale adeguatamente formato.

Stiamo assistendo ad un cambiamento epocale, che sposta l'attenzione sul corretto monitoraggio e sulla corretta gestione delle soglie di intervento e delle azioni correttive.

Dalla valutazione europea delle sostanze attive e la conseguente definizione dei rischi specifici condotta per l’autorizzazione dei singoli prodotti, è infatti emerso che l’utilizzo dei rodenticidi (prodotti destinati ad uccidere ratti e topi) contenenti anticoagulanti comporta notevoli rischi per la salute umana e animale e per l’ambiente, con un potenziale sviluppo di resistenza.

Tali rischi sono stati presi in considerazione da un dossier dell’Unione Europea del 2014, “Risk mitigation measures for anticoagulant rodenticides as biocidal products final report”, che per l’appunto ha contribuito all’identificazione dei rischi di tossicità, legati alle operazioni di derattizzazione e disinfestazione, verso le specie non bersaglio, coma l’uomo ed altri animali non bersaglio.

Tale dossier è stato recepito in Italia dall’Istituto Superiore della Sanità nel 2015, che ha emanato delle apposite linee guida : “Uso dei rodenticidi anticoagulanti in Italia: misure di mitigazione del rischio e norme di buona pratica (ISTISAN 15/40)”.

Cosa riportano e come si applicano tali Linee Guida:

Le linee guida dell’ISS riportano che, al fine di mitigare i rischi di cui sopra, per i biocidi contenenti anticoagulanti le condizioni di utilizzo sono state stabilite nel quadro della procedura di autorizzazione del prodotto, sulla base delle disposizioni giuridiche comunitarie. 

In sostanza, tali misure di mitigazione del rischio consistono nel limitare la categoria di utilizzatori e nell’istituire codici di buona pratica per l’applicazione dei rodenticidi anticoagulanti. 

Quando si progettano delle attività di derattizzazione e/o monitoraggio programmato, è quindi  necessario porre sempre più attenzione alle misure da intraprendere per la riduzione dell’impatto diretto e indiretto dei prodotti anticoagulanti nei confronti delle specie non bersaglio.

Questo nuovo approccio porterà ad un diverso modo di gestione del piano di monitoraggio che sarà oggetto di verifica da parte sia di Enti Certificatori che degli organi di controllo.

Per qualsiasi altra informazione, o per avere una consulenza sulla vostra azienda, contattate i nostri professionisti.




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