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Nuovo Regolamento UE 268/2019 per la ricerca della Salmonella nel pollame

Il nuovo Regolamento UE 268/2019 modifica i precedenti regolamenti per quanto riguarda alcuni metodi di analisi e di campionamento per la ricerca della Salmonella nel pollame.


La salmonella è uno dei batteri più diffusi negli allevamenti di pollame. La salmonellosi umana è una malattia, trasmissibile prevalentemente attraverso alimenti contaminati, che ad oggi è presente non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche in quelli industrializzati.

Questo ha portato gli Stati membri, la Commissione e il Parlamento europeo, l’EFSA e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ad impegnarsi sempre di più nel controllo e nella prevenzione dell’infezione da salmonella, attraverso un approccio integrato alla sicurezza alimentare lungo tutta la filiera, dall’allevamento al consumo umano.

Il nuovo Regolamento UE 268/2019 modifica i precedenti Regolamenti UE n. 200/2010, n. 517/2011, n. 200/2012 e n. 1190/2012 per quanto riguarda taluni metodi di analisi e di campionamento per la ricerca della salmonella nel pollame.


Salmonella: caratteristiche, veicoli di infezione, sintomi nell’uomo

La salmonella è un batterio che si riscontra frequentemente nelle infezioni trasmesse da alimenti. 

Le infezioni provocate da salmonella si distinguono prevalentemente in forme tifoidee e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori, responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica, che sono quelle maggiormente diffuse nei paesi industrializzati.

Le infezioni da salmonella si verificano prevalentemente nell’uomo e negli animali domestici e da cortile (es. polli, maiali, bovini, ecc.). I principali veicoli di infezione sono alimenti contaminati, consumati crudi o poco cotti (es. carne di pollame, uova e latte consumati crudi, poco cotti o non pastorizzati) e l’acqua non potabile.

I sintomi possono essere più o meno gravi, e variano dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi), che però si verificano soprattutto in soggetti fragili (anziani, bambini e soggetti con deficit a carico del sistema immunitario).


Il nuovo Regolamento UE 268/2019: quali sono le novità introdotte

I Regolamenti UE  n. 200/2010, n. 517/2011, n. 200/2012 e n. 1190/2012 fissavano già delle prescrizioni relative ai metodi di campionamento ed analisi per il controllo della salmonella nel pollame.

Si è reso necessario aggiornare tali regolamenti per quanto riguarda in particolare l’uso di metodi alternativi, alla luce del nuovo protocollo standard di riferimento EN ISO 16140-2 (convalida di metodi alternativi) e del nuovo metodo di riferimento di rilevazione della salmonella (EN ISO 6579-1).

Secondo la vecchia normativa, l’utilizzo dei metodi alternativi era limitato agli operatori del settore alimentare, così come stabilito al punto 3.4 degli allegati dei suddetti regolamenti, di seguito riportato:

3.4 – Metodi alternativi

“Per quanto riguarda i campioni prelevati ad iniziativa dell’operatore del settore alimentare, anziché i metodi di preparazione dei campioni, di rilevazione e di sierotipizzazione di cui ai punti 3.1., 3.2. e 3.3. del presente allegato possono essere utilizzati altri metodi, purché convalidati in conformità della versione più recente della norma EN/ISO 1614”.

Si è stabilito invece che non vi è alcun motivo per limitare l'uso di metodi alternativi adeguatamente convalidati, specialmente in taluni casi per i quali si ritiene opportuno utilizzarli ai fini pratici per un campionamento più pratico. 

Il Regolamento UE 268/2019 va quindi a modificare i Regolamenti UE n. 200/2010, n. 517/2011, n. 200/2012 e n. 1190/2012 rispettivamente con gli Allegati I, II, III, IV.

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